13/05/2020

VERSO LA RIAPERTURA, IL MINISTRO SPADAFORA AL PARLAMENTO: CENTRI SPORTIVI APERTI ENTRO IL 25

Informativa urgente del ministro allo Sport che anticipa anche le misure di sostegno contenute nel prossimo decreto: sconti su affitti a privati e finanziamenti a fondo perduto

“Tutti gli allenamenti di squadra – e non solo il calcio – devono poter riprendere lunedì 18 maggio. Proporrò la riapertura dei circoli sportivi entro il 25”. A chiarirlo, nella sua informativa urgente al Senato e alla Camera, è stato il ministro allo Sport Vincenzo Sparafora.  

La ripresa

“Il mondo dello sport e degli sport di squadra deve riprendere gli allenamenti il 18 maggio – ha detto -. Per questo abbiamo proposto ulteriori linee guida al comitato tecnico-scientifico, proprio per consentire a tutti gli altri sport e a tutte le altre discipline di poter riprendere gli allenamenti il prossimo 18 maggio. Deve però ripartire tutto lo sport. Deve ripartire lo sport di base e devono riaprire tutti quei centri, che sono anche una grande necessità e opportunità per i cittadini italiani, dalle palestre, ai centri danza, a tutti gli impianti, i centri e i circoli sportivi”.

“Proporrò per il prossimo decreto del Presidente del consiglio dei ministri, la riapertura di tutte queste attività e di tutti questi centri il 25 maggio, o meglio al massimo entro il 25 maggio, nel senso che abbiamo già inviato al comitato tecnico-scientifico, anche in questo caso, le linee guida per la riapertura di questi centri – ha detto il ministro -. Se avremo una risposta positiva dal comitato tecnico-scientifico anche prima, è prevedibile e possibile anticipare anche a prima del 25 maggio questa apertura. Diciamo però che la data massima oltre la quale non vorremmo andare è quella del 25 maggio”.

Il protocollo di sicurezza

Il protocollo di cui parla il ministro, avverte, andrà poi adattato dai territori alle necessità delle singole strutture. “Dobbiamo dunque fare in modo che tutti, con un protocollo rigido nel rispetto di alcune regole, ma poi adattabile alle diverse fattispecie e situazioni, abbiano la possibilità di riaprire, anche perché è interesse degli stessi responsabili di questi impianti sportivi di ogni genere e di ogni tipo poter garantire una sicurezza, per i propri clienti, perché ciò chiaramente invoglierà le persone stesse ad andare e a superare la paura”, ha detto.

Le risorse

“Metteremo a disposizione anche delle risorse per tutte quelle realtà che dovessero avere problemi economici ad attuare in tempi rapidi questo protocollo – ha aggiunto il ministro -. Attraverso la società Sport e Salute scongeleremo i fondi che sono presso le Federazioni, ma daremo anche un’indicazione molto precisa e molto stringente alle Federazioni, cioè quella di sostenere con quei 17 milioni tutte le associazioni e le società sportive a livello locale, perché possano ad esempio utilizzare parte di quei fondi anche per essere aiutati nelle attività di sanificazione o adeguamento dei propri impianti rispetto alle esigenze che il protocollo richiederà”.

Affitti a privati e finanziamenti a fondo perduto: le anticipazioni sulle nuove misure di sostegno

Il ministro ha quindi anticipato alcune delle misure tra quelle che saranno previste nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, prossimo alla firma.

“Introdurremo – ha detto – la cassa integrazione in deroga per i lavoratori dipendenti iscritti al fondo pensione sportivi professionisti, limitandola a un tetto di compenso che riguarda soprattutto le categorie più basse. Abbiamo introdotto una norma, secondo me estremamente importante, che consente la riduzione del 50 per cento dell’affitto degli impianti privati, da marzo a luglio 2020, quindi è retroattiva ed arriva fino al 30 luglio, che è il momento di chiusura della norma dell’emergenza così com’era stata concepita a gennaio. Abbiamo istituito un sostegno a fondo perduto per le associazioni sportive dilettantistiche e per le società sportive dilettantistiche che ha una base partenza di 10 milioni. Esso verrà alimentato progressivamente da un fondo che deriva da una piccola percentuale che inciderà sul montepremi complessivo di tutto il mondo delle scommesse sportive e che andrà ad alimentare, di volta in volta, questo sostegno a fondo perduto per le associazioni sportive dilettantistiche e le società sportive dilettantistiche. Abbiamo inoltre previsto delle misure ad hoc soprattutto per l’acquisto e l’utilizzo di ausili per le persone con disabilità che vogliono avere accesso al mondo dello sport. Non solo quindi per gli atleti del Comitato italiano paraolimpico, ma per chiunque in questa fase, soprattutto dopo essere stato fermo per un lungo periodo, voglia riaprire l’attività, abbiamo previsto dei bonus particolari per questo tipo di situazioni”.

Altra misura che partirà entro la fine del mese di maggio – ha ribadito il ministro – è la riapertura del cosiddetto bando sport e periferie. “Abbiamo raddoppiato il fondo: l’anno scorso erano disponibili 70 milioni di euro, mentre quest’anno ci saranno 140 milioni di euro per il bando sport e periferie – ha annunciato Spadafora -. Via via seguiranno altre iniziative, come il voucher del recupero abbonamenti per tutti gli abbonati alle palestre e gli impianti sportivi”.